RU Oncology and Ocular Toxicology Operating Unit
Il Laboratorio è stato progettato per incentivare il cross-talk (dialogo) tra ambulatorio e laboratorio, promuovendo la ricerca di base e traslazionale all’interno delle Unità Operative della Fondazione, creando ambienti di brain-storming e possibilità nella ricerca applicata. L'obiettivo è il conseguimento di risultati significativi nella prevenzione, diagnosi e terapia delle patologie oculari causa di "ipovisione".
Situato al piano -1 del Presidio Ospedaliero Britannico (Via Santo Stefano Rotondo, 6 00184 Roma; entrata dal civico 5, San Giovanni Addolorata, Roma), il Laboratorio di ricerca si estende per quasi 300mq e presenta zone accettazione e manipolazione campione ed aree specialistiche (citometria statica e dinamica, biochimica e molecolare) dedicate all’analisi biochimico-molecolare e cellulare dello stesso al fine di produrre informazioni utili per acquisire nuove conoscenze sulle patologie allergiche, cronico-infiammatorie, fibrosanti e neurodegenerative dell’occhio, e non solo, e dati utili per la medicina di precisione e la terapia personalizzata. La presenza di una camera delle colture cellulari - dotata di pass-box, incubatori, cappa dedicata, asset per le prime analisi cellulari e zone di accesso personale dedicato - permette di comprendere al meglio i percorsi cellula-cellula e cellula-mediatore, attraverso lo sviluppo di sistemi in vitro ed ex-vivo, mono e tridimensionali, esposti a test di simulazione (stimolazione/neutralizzazione) a breve e lungo termine. Il laboratorio é dotato di moderne attrezzature di microscopia ottica a luce trasmessa, epifluorescenza e confocale, sistemi di analisi e di acquisizione dati in benchtop per biochimica e molecolare, e tutto l’asset per lo sviluppo in multiparametrica e gestione dati. Grazie alle conoscenze acquisite nel corso degli anni sui campioni bioptici e sui fluidi oculari, il Laboratorio di ricerca ha sviluppato e verifica nuovi sistemi e percorsi per applicazioni nel settore chirurgico ed ambulatoriale. I protocolli sperimentali, i progetti di ricerca (inclusi quelli competitivi) ed i brevetti sviluppati (depositati ma non ancora licenziati) ne sono la documentazione più evidente della crescita. Il percorso sviluppato fino ad ora consente una visione a 360° dei meccanismi fisiopatologici delle malattie oculari e lo sviluppo di nuove strategie di diagnosi e prognosi.
Mission e Vision caratterizzano al meglio il laboratorio che ha recentemente rinnovato la certificazione iso9001:2015 (Accredia; Bureau Veritas).
Mission e Vision
La missione del laboratorio di ricerca è di apportare nuove conoscenze in Oftalmologia per migliorare il benessere del paziente e ridurre i costi del Servizio Sanitario Nazionale. Attraverso l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione ed uno stretto affiancamento alla clinica, il laboratorio di ricerca si propone di comprendere i sistemi biologici e le malattie con l’obiettivo di mettere al centro dell’interesse il paziente, poiché solo attraverso una profonda conoscenza delle interazioni biochimiche e molecolari che si instaurano in un contesto patologico cellulare si possono acquisire conoscenze e sviluppare strumenti atti a prevenire o monitorare e/o valutare l’efficacia delle terapie, aprendo a nuovi percorsi e tecniche di medicina personalizzata e predittiva. Il tutto con la finalità di sviluppare nuove cure e strumenti diagnostici/prognostici.
Il cross-talk
Il Laboratorio di ricerca è un crocevia scientifico dove biologi, biotecnologi, farmacisti, ingegneri e oculisti ed altri specialisti, trovano un punto di incontro ovvero una “comunità scientifica che supporta la missione medica senza risolversi in essa”. Questa diversità di competenze ha un grande impatto sul lavoro dello specialista (oculista e non solo) e sulla salute dei pazienti, in quanto solo un approccio multidisciplinare trasversale può aiutare a comprendere il come e perché dei sistemi cellulari patologici, e a sviluppare nuove idee per cure e diagnosi innovative, non sempre confinate al comparto oculare. Multidisciplinarietà e interdisciplinarità, associate a didattica sul campo, offrono percorsi formativi e di crescita per il ricercatore senior, per lo specialista, per il laureando/specializzando e per il giovane ricercatore.
Percorso di crescita
La Fondazione G.B. Bietti è riconosciuta per la sinergia tra ricerca di base e pratica clinico-chirurgica in ambito oftalmologico. Il laboratorio di ricerca ha un percorso lungo 20 anni. Il primo laboratorio di ricerca in Oftalmologia della Fondazione Bietti nasce nel 2003 presso la prima sede dell’Università Campus Bio-Medico (via Longoni) e si evolve nel 2007 con l’apertura del Laboratorio della superficie oculare presso il Polo di Ricerca Avanzata in Biomedicina e Bioingegneria dell’Università Campus Biomedico (Trigoria), ma è nel 2015 che il Laboratorio si consolida come unità individuale presso il Presidio Ospedaliero Britannico (Ospedale San Giovanni, Roma), mentre il piccolo laboratorio della superficie oculare diviene un laboratorio satellite per lo studio sulla superficie oculare. Nel 2020, il laboratorio ottiene la certificazione iso9001:2015 (Accredia) come Laboratorio di Ricerca e Sviluppo in ambito biochimico, molecolare e cellulare applicato alle scienze oftalmologiche. Nel 2024, il Laboratorio di ricerca accentra tutte le sue attività presso il Presidio Britannico, e chiude il piccolo laboratorio al Campus Bio-Medico, pur mantenendo le collaborazioni storiche. Le collaborazioni interne ed esterne si sono implementate, non solo nel campo dell’oftalmologia ma anche in altri settori tenendo fede alla multidisciplinarietà e monotematica.
Collezioni campione
La vicinanza tra Laboratorio di ricerca, ambulatori specialistici e sala operatoria ha favorito grazie ad alcuni progetti, la formazione delle prime collezioni campione di “Fluidi Oculari”. Attualmente sono presenti tre collezioni (CC1: ERMLAB01; CC2: MirrAV; CC3: MiopiCA) alle quali saranno presto aggiunte due nuove collezioni (CC4: Urban imprints e CC5: TEARplay) attualmente in allestimento. Le procedure di entrata dei campioni in biobanking, nonché le procedure di stoccaggio e di controllo del materiale conservato, sono dedicate alla tipologia di campione conservato. Il percorso verso una biobanca specchio dell’Istituto monotematica in Oftalmologia è ancora lungo, ma rappresenterà l’ennesima sfida del Laboratorio di ricerca.
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