Progetti nazionali

Progetti Nazionali 

  • TEARPLAY – Tear-film Evolution in Antarctic Region: biostrumental, biochemical and behavioural PLAYers 

DOMANDA Prot. n. PNRA18_00341 

Origine dei fondi:Programma Nazionale di Ricerca in Antartide PNRA 2018 

Partner: Università degli Studi di Parma 

Abstract: Sulla superficie oculare – compresi film lacrimale, cornea e della congiuntiva – cambiamenti significativi si verificano se esposto a diverse condizioni fisiche, chimiche e biologiche o stimoli con l’invecchiamento. Stimoli fisici, tra cui vento, umidità, siccità, altitudine ed esposizione ai raggi UV a causa di riduzione dell’ozono sono noti per la loro influenza sulla superficie oculare. Le lacrime sono importanti per la salute generale della superficie oculare, l’occhio e la visione. Il processo di ammiccamento garantisce un appropriato rivestimento protettivo (Film lacrimale sulla superficie oculare). Se non si ammicca abbastanza, si possono sviluppare zone esposte sulla superficie dell’occhio che possono inficiare la nostra visione. Cambiamenti strutturali e biochimici del film lacrimale influenzano fortemente la qualita di vita [4-7]: la possibilita di indagare la fisiopatologia del film lacrimale in un ambiente estremo, come l’Antartide, insieme ad una valutazione psicofisico dei soggetti umani esposti a tale ambiente estremo fornirebbe una opportunità di rilievo nel comprendere i meccanismi alla base delle patologie associate al danno della superficie oculare, previa alterazione del film lacrimale, e sviluppare future terapie personalizzate con sostituti lacrimali ad hoc. Pertanto, scopo del presente progetto e quello di eseguire una prima valutazione dettagliata dell’evoluzione del film lacrimale durante la permanenza in Antartica, mediante una visita oftalmologica completa e valutazione comportamentale per identificare fattori chiave che saranno validati su modelli sperimentali (animali) al fine di fornire informazioni a supporto di contromisure biochimiche che saranno validate nel secondo anno dello studio. 

Anno: 2020 

Valore totale del progetto: 114.650,00 € di cui 114.650,00 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dal MIUR 

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  • Validazione di un nuovo anticorpo monoclonale multi-targeted per il trattamento di tumori e malattie retiniche  

DOMANDA Prot. n.  A0375-2020-36583 

CUP  E85F21001000002 

Origine dei fondi:FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Programma Operativo regionale del Lazio – Programmazione 2014-2020. Avviso Pubblico: “Progetti di Gruppi di ricerca 2020” 

Partner: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Mandatario); Fondazione Luigi Maria Monti 

Abstract: L’obiettivo generale del progetto consiste nella validazione di un anticorpo monoclonale umanizzato (hD16F7), da noi generato e brevettato, diretto contro il recettore 1 del fattore di crescita dell’endotelio vascolare (VEGFR-1), come agente terapeutico per neoplasie altamente aggressive, quali melanoma e glioblastoma, e retinopatie associate a neoformazione di vasi, comuni cause di cecità. hD16F7 possiede un meccanismo di azione multi-targeted diverso da quello delle attuali terapie antiangiogeniche oncologiche e di uso oculare poiché inibisce specificamente l’angiogenesi patologica e non quella fisiologica, l’invasività tumorale e l’infiltrazione del tumore da parte di cellule mieloidi immunosoppressive.  

Anno: 2021 

Valore totale del progetto: € 149.985,78 € di cui € 149.985,78 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dalla Regione Lazio 

Link: 

http://progettimedicinasistemi.altervista.org/politermab/ 

Lazio Europa: www.lazioeuropa.it 

 

  • Ampliamento delle applicazioni terapeutiche della Citicolina e pipeline di sviluppo e commercializzazione di derivati sintetici  

DOMANDA Prot. n. A0375-2020-36591 

CUP E85F21000910002 

Origine dei fondi:FESR Fondo Europeo di Sviluppo Regionale – Programma Operativo regionale del Lazio – Programmazione 2014-2020. Avviso Pubblico: “Progetti di Gruppi di ricerca 2020” 

Partner: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Mandatario) 

Abstract: Tale progetto, avvalendosi della cooperazione fra biochimici, clinici e chimici, studia a livello molecolare e cellulare l’effetto della Citicolina sulla proteostasi cellulare al fine di: (i) ampliare le potenzialità terapeutiche della Citicolina: (ii) progettare modifiche strutturali della molecola per potenziarne l’efficacia terapeutica I risultati porteranno alla caratterizzazione di uno (o più) derivati di seconda generazione della Citicolina (Citicolina 2.0). Infatti, i risultati ottenuti in trials clinici su pazienti malati di morbo di Alzheimer e morbo di Parkinson hanno evidenziato come la Citicolina sia in grado di migliorare le performance cognitive e motorie dei pazienti stessi, ritardando l’evoluzione della patologia: questo ha consentito di identificare la molecola come un farmaco con attività biologica neuroprotettiva. In aggiunta, la Citicolina è dotata di un eccezionale profilo di sicurezza, utile a massimizzare anche la compliance del paziente, il che ne giustifica il largo impiego clinico, nonostante il meccanismo di azione sia attualmente sconosciuto. 

Anno: 2021 

Valore totale del progetto: 149.453,15 € di cui 149.453,15 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dalla Regione Lazio 

Link: 

 

 

  • Identificazione del coinvolgimento morfo-funzionale retinico in pazienti affetti da atassia di Friedreich (AF) in età precoce di malattia e nei pazienti adulti  

Origine dei fondi:AISA NAZIONALE ODV  

Abstract: Pazienti affetti da AF possono presentare modificazioni della struttura retinica ed alterazioni morfo-funzionali del nervo ottico. Tuttavia, non è definito il coinvolgimento dei differenti elementi retinici (retina interna e retina esterna) della regione maculare o dell’intera retina e il tempo di insorgenza. Pertanto, l’obiettivo dello studio è di valutare se esistono alterazioni morfo-funzionali degenerative dei fotorecettori, delle cellule bipolari e ganglionari dell’intera retina e/o della regione maculare e anche del nervo ottico, in età precoce di malattia di AF comparando i risultati ottenuti con quelli rilevati sia nei soggetti di controllo che nei pazienti adulti con AF. 

Anno: 2023 

Valore totale del progetto: 50.000,00 € di cui 50.000,00 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dall’AISA. 

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  •  Analysis of functional and structural properties of different proteasome populations: implication in neurodegeneration 

DOMANDA Prot. n. 2022R9WCZS 

Origine dei fondi: PNRR – Missione 4 “Istruzione e Ricerca” – Componente C2 

Investimento 1.1 “Fondo per il Programma Nazionale di Ricerca e PRIN”: PROGETTI DI RICERCA DI RILEVANTE INTERESSE NAZIONALE – Bando 2022 

Partner: Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (Mandatario) 

Abstract: La disregolazione del sistema ubiquitina proteasoma (UPS), la principale via proteolitica intracellulare, è associata all’insorgenza e progressione di malattie neurodegenerative quali morbo di Alzheimer, Parkinson e glaucoma. Caratteristica comune di tali patologie è l’accumulo di proteine mal ripiegate che aggregano nei tessuti colpiti interferendo con i normali equilibri della proteostasi ed inducendo la progressiva degenerazione e morte delle cellule neuronali.  

A tal riguardo, il proteasoma 26S è un sistema multi-enzimatico centrale nel funzionamento di UPS e composto, nella sua configurazione canonica, da due particelle di regolazione, note come 20S e 19S. L’attività catalitica del 26S nonché quella di particelle a differente composizione (ad es. immunoproteasoma) è fisiologicamente preposta alla digestione delle proteine danneggiate o in eccesso ed al mantenimento della proteostasi. Pertanto, interventi farmacologici mirati a modulare l’attività di specifiche particelle di proteasoma e dell’UPS sono emersi come una frontiera promettente per lo sviluppo di nuove strategie terapeutiche per le malattie neurodegenerative. 

Obiettivo specifico dell’attività di ricerca è definire le proprietà enzimologiche di particelle di proteasoma con differente composizione strutturale nei confronti di proteine substrato coinvolte in processi neurodegenerativi nei loro differenti stati conformazionali (ad es. monomero solubile o oligomerico).     

Il raggiungimento di tale obiettivo, è finalizzato all’identificazione di molecole “drug-like” che siano in grado di modificare l’abbondanza intracellulare delle diverse popolazioni di particelle di proteasoma, nonché le loro prestazioni catalitiche nei confronti delle proteine tossiche. A tal fine, verranno allestiti modelli sperimentali cellulari di neurodegenerazione con particolare attenzione al Morbo di Alzheimer e glaucoma (espressione di optineurina con mutazione E50K in cellule neuronali).  

Il completamento di questo progetto di ricerca è atteso fornire nuovi meccanismi molecolari e biochimici alla base del danno proteotossico nel corso di processi neurodegenerativi ed è inoltre atteso fornire indicazioni su nuovi possibili target terapeutici.   

Anno: 2023 

Valore totale del progetto: 85.157,00 € di cui 85.157,00 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dal MUR. 

Link: 

 

  • Assessing central neuromodulation effects on immune-mediated synaptic dysfunction in progressive multiple sclerosis 

DOMANDA codice WFR PNRR-MCNT2-2023-12377850 

Origine dei fondi: PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA (PNRR) 

MISSIONE 6 – COMPONENTE 2 – INVESTIMENTO 2.1 VALORIZZAZIONE E 

POTENZIAMENTO DELLA RICERCA BIOMEDICA DEL SSN 

Partner: Istituto Neurologico Mediterraneo Neuromed (Coordinatore) 

IRCCS-San Raffaele Roma 

Università Van Vitelli di Napoli 

Abstract: Una profonda perturbazione del cross-talk bidirezionale tra il sistema immunitario e quello nervoso è una condizione per lo sviluppo patologico della sclerosi multipla (SM). 

Nel cervello con SM, l’infiammazione induce non solo demielinizzazione e perdita assonale, ma anche specifiche anomalie della trasmissione sinaptica, chiamate sinaptopatia infiammatoria.  

Nei pazienti con SM progressiva (pwPMS), la sinaptopatia è caratterizzata da potenziamento patologico dell’upscaling sinaptico mediato dal glutammato e perdita di potenziamento sinaptico a lungo termine (LTP), entrambi causati da molecole proinfiammatorie rilasciate da microglia, astroglia e linfociti T e B infiltranti.  

Il Progetto di Ricerca mira a verificare se un approccio neuromodulatorio, vale a dire la stimolazione transcranica del campo magnetico statico (tSMS), sia un valido approccio terapeutico per la pwPMS, come recentemente proposto nei pazienti con sclerosi laterale amiotrofica (SLA). 

L’ipotesi è che una modulazione locale dei circuiti neuronali sarà in grado non solo di ripristinare la trasmissione sinaptica aberrante e la plasticità nella pwPMS, ma anche di promuovere, sia a livello centrale che periferico, una comunicazione cervello-sistema immunitario benefica e bidirezionale che rallenterà la manifestazione clinica della malattia.  

Inoltre, il progetto prevede la valutazione dell’effetto del trattamento sulla sinaptotossicità mediata dai linfociti in modelli chimerici di SM per fornire possibili effetti meccanicistici.  

Anno: 2024 

Valore totale del progetto: 1.000.000,00 € di cui 1.000.000,00 € a titolo di sostegno finanziario ricevuto dall’Unione Europea NextGenerationEU 

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