Cataratta
Definizione
La cataratta è una patologia che colpisce una persona su quattro dopo i 70 anni ed è la causa più frequente di ipovisione in età adulta. Consiste in una opacizzazione del cristallino, la lente biconvessa con potere diottrico variabile posta all’interno del bulbo oculare.
La classificazione di tale patologia è eseguita in base all’età di insorgenza e alla presenza di fattori che possono averla determinata: si parla di cataratta congenita, cataratta senile, cataratta complicata e cataratta secondaria.
Sintomatologia
La sintomatologia è caratterizzata da disturbi visivi che possono avere un’evoluzione più o meno rapida ed essere più o meno invalidanti a seconda dei diversi tipi e stadi di maturazione della cataratta:
- riduzione del visus: è il sintomo che più di frequente pone in allarme il paziente e lo induce a sottoporsi alla visita oculistica. La riduzione delle capacità visive evolve in genere in maniera lenta, nell’arco di mesi o anni, nelle cataratte senili;
- diplopia monoculare: consiste nello sdoppiamento delle immagini fissate con l’occhio con cataratta; può essere presente nelle fasi iniziali, ove l’irregolarità delle fibre lenticolari determina una diffrazione dei raggi luminosi con conseguente visione di due o più immagini anche quando viene occluso l’occhio controlaterale;
- ametropizzazione: nella cataratta nucleare è frequente una miopizzazione progressiva (miopia d’indice) che può raggiungere il valore anche di molte diottrie; spesso, nelle fasi iniziali, la miopizzazione non è accompagnata da perdita di trasparenza per cui, con la relativa correzione, è possibile mantenere una discreta acuità visiva;
- nell’anziano, si verifica una progressiva riduzione della presbiopia;
- altri disturbi visivi tipici della cataratta sono: discromatopsia (alterazione della visione dei colori), riduzione della sensibilità al contrasto, abbagliamento e visione di aloni attorno alle luci, restringimento del campo visivo.
In presenza di cataratta monolaterale, anche se l’acuità visiva viene compensata dall’occhio sano, si hanno problemi di limitazione del campo visivo, fotofobia e riduzione del senso stereoscopico.
I fattori di rischio conosciuti sono l’età, il diabete mellito (l’incidenza della cataratta nei diabetici è tre volte superiore rispetto ai non diabetici), i traumi bulbari, le terapie cortisoniche di lunga durata, l’ereditarietà (evidente nelle cataratte congenite
Diagnostica
La diagnosi di cataratta viene fatta dal medico oculista che, dopo un esame completo dell'occhio, può stabilire se eventuali disturbi riferiti siano effettivamente derivati da un'opacità del cristallino e se, quindi, sia necessario l’intervento chirurgico.
Nell’adulto, la motivazione fondamentale che conduce all’intervento di cataratta è la riduzione dell’acuità visiva.
L’entità di tale riduzione è variabile ed è in funzione delle esigenze visive del singolo individuo; in genere, in presenza di cataratta bilaterale l’intervento è indicato quando la riduzione visiva è tale da non consentire il normale svolgimento delle attività quotidiane del paziente.
Terapia
L'unico trattamento efficace per la cataratta è l'intervento chirurgico. Ogni anno in Italia vengono eseguiti 500.000 interventi di cataratta. Oggi la tecnica chirurgica più utilizzata nell’estrazione della cataratta è la facoemulsificazione (FACO).
Il cristallino catarattoso è sostituito con un cristallino artificiale (IOL) che consente la correzione del difetto refrattivo dell’occhio. Oggi vi è anche la possibilità di impiantare lenti toriche per la correzione dell’astigmatismo, multifocali o pseudo-accomodative, che ristabiliscono parzialmente la capacità di messa a fuoco dell’occhio, per usare il meno possibile gli occhiali per leggere dopo l’intervento.
L’intervento viene effettuato generalmente in via ambulatoriale e può essere condotto in varie modalità di anestesia: in anestesia generale (es. neonati), locale, intracamerulare e topica (con gocce di collirio anestetico). La terapia postoperatoria consta di colliri antinfiammatori ed antibiotici.
Recentemente è stato introdotto nella chirurgia della cataratta l’utilizzo del laser a femtosecondi: questo tipo di tecnologia permette di eseguire alcune delicate fasi dell’intervento mediante un laser a femtosecondi che sostituisce la mano del chirurgo. Il laser viene guidato di un computer che acquisisce immagini dell’occhio del paziente in tempo reale, attraverso la tomografia a coerenza ottica (OCT).