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I tre fondamentali: un approccio olistico al glaucoma

FondazioneBiettiWGW

È la seconda causa di cecità al mondo e, per affrontarlo, dobbiamo fondere in un unico orizzonte diagnosi precoce, aderenza terapeutica ed emancipazione del paziente. L’intervista a Francesco Oddone nella settimana mondiale del glaucoma

Diagnosi precoce, aderenza terapeutica ed emancipazione dei pazienti attraverso la conoscenza: questi i tre pilastri fondamentali della lotta al glaucoma. “Per sconfiggere il ladro silenzioso della vista abbiamo bisogno di tutti e tre contemporaneamente. Abbiamo bisogno di un approccio olistico alla seconda causa di cecità al mondo”.

Il dott. Francesco Oddone è il responsabile dell’Unità Glaucoma presso l’IRCCS Fondazione G.B Bietti, il primo Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico dedito all’oftalmologia in Italia. “Ci sono 76 milioni di persone affetta da glaucoma del mondo e si stima saranno 111 nel 2040. In Italia l’incidenza si pensa raggiunga 1 milione di persone, la metà delle quali non è al corrente del rischio gravissimo alla vista che sta correndo”.

“La settimana mondiale del glaucoma è l’occasione per fare il punto sulla situazione, ma è chiaro che la prevenzione per il glaucoma deve durare per tutta la vita”. Ecco perché: “Il glaucoma è una malattia estremamente pericolosa per la vista perché è una malattia prevalentemente asintomatica: la degenerazione del nervo ottico alla base della malattia è irreversibile, ma avviene così lentamente che la persona tende a compensare l’impercettibile diminuzione quotidiana del campo visivo. Quando ci si accorge di avere un problema, è troppo tardi: l’occhio è pressoché cieco.

Questo ci spiega perché la visita presso un Medico Oculista è la più importante ed essenziale forma di prevenzione: la precocità della diagnosi è direttamente proporzionale alla ‘quantità’ di vista che si può salvare”. “La diagnosi precoce, però, non è garanzia di cura. La terapia farmacologica richiede, nella maggioranza dei casi, la somministrazione quotidiana di colliri e controlli periodici per valutarne l’efficacia. Non è un percorso sempre facile e la tolleranza alla terapia non è uniforme. Il glaucoma è una malattia cronica e si deve curare con costanza. Il rispetto della terapia e dei controlli periodici è un ingrediente fondamentale per prevenire la perdita della vista”. “L’informazione, infine, è l’elemento portante di uno stile di vita consapevole da parte delle persone. La persona informata è la persona che può scegliere sulla base dei fatti. È il cittadino che sceglie di farsi visitare.
La prevenzione deve essere attiva e la conoscenza per la propria salute, è la chiave dell’emancipazione del paziente: ciò che lo rende attore del suo percorso di cura e di prevenzione”.

“Tutti questi elementi – conclude Oddone – contribuiscono ad arginare la cecità causata dal glaucoma e non ne può mancare nessuno. Per questo abbiamo bisogno, come società, di un approccio olistico al glaucoma: una malattia che si sconfigge solo se le persone ne conoscono il rischio e sanno che deve essere diagnosticata presto e curata regolarmente per tutta vita”. Il primo passo, perciò, è una visita dal Medico Oculista: una volta ogni 3-4 anni prima dei 40 anni, una volta ogni due anni dopo i 40 anni; una volta all’anno dopo i 60.

Per approfondimenti sulla Settimana Mondiale del Glaucoma, consultare il sito web ufficiale www.worldglaucomaweek.org

 
8 Marzo 2022
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