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Emovitreo: sangue nell’occhio è segnale di allarme

Ophthalmologist Examining Eyes

La presenza di sangue nel bulbo oculare (emovitreo) può essere causata da patologie gravi da curare con urgenza. Bere molta acqua e farsi visitare da una Medico Oculista sono le prime cose da fare in caso di emovitreo

Intervista al Dott. Guido Ripandelli – Responsabile dell’Unità Retina Chirurgica presso l’IRCCS Fondazione G.B. Bietti.

“L’emovitreo consiste in un versamento di sangue all’interno della porzione posteriore dell’occhio, che è riempita da una sostanza trasparente di consistenza gelatinosa, chiamata corpo vitreo. Esso è causato dalla rottura di uno o più vasi sanguigni che fanno parte dei tessuti interni dell’occhio e può essere causato da un trauma o da una patologia”.

È una condizione pericolosa?
In sé la presenza di sangue nel vitreo è più un fastidio che un pericolo. Molto pericolose possono essere, invece, le cause che hanno portato al sanguinamento o le condizioni delle quali il versamento è segnale. La più allarmante è la possibilità che si stia verificando – o sia sul punto di verificarsi – un distacco di retina. Ma l’emovitreo potrebbe essere anche causato da un’ipertensione grave o da una proliferazione vascolare conseguente ad una avanzata retinopatia diabetica.

Cosa bisogna fare in caso di sangue nell’occhio?
Bere molta acqua per idratare il vitreo e farsi visitare con urgenza da un Medico Oculista. Nel caso si voglia accedere alla Fondazione IRCCS Bietti si può contattare l’ambulatorio di vitreoretina o il proprio Medico, qualora si sia già in cura. La diagnosi si effettua con l’esame del fondo dell’occhio; nei casi con emorragie lievi si può rilevare la presenza di eventuali lesioni della retina e l’origine dell’emorragia; viceversa nei casi più gravi, nei quali a causa di una consistente emorragia né l’oculista né il paziente riescono a vedere nulla, si deve ricorrere ad un’ecografia bulbare che rappresenta l’esame fondamentale per capire se all’emovitreo è associato un distacco della retina o altre situazioni patologiche e per impostare conseguentemente le appropriate terapie a seconda dei casi.

Come si cura?
Le opzioni sono sostanzialmente due e dipendono dalla gravità della situazione. Si può aspettare e vedere se il sangue tende ad un progressivo, graduale riassorbimento spontaneo nell’arco di qualche settimana, oppure, in presenza di un distacco di retina o di altre patologie che minacciano la retina e, quindi, la vista, si interviene chirurgicamente con la vitrectomia.

Si può prevenire l’emovitreo?
Una forma di prevenzione consiste nel mantenere idratato il corpo vitreo bevendo abbondante acqua nel corso della giornata. Un corpo vitreo ben idratato, infatti, è più elastico ed è meno probabile che eserciti una trazione pericolosa sulla retina sottostante a cui è aderente quando si muove l’occhio. Altra forma di prevenzione è quella prescritta per ridurre il rischio di malattie croniche come diabete e ipertensione. La terza forma di prevenzione è la regolarità delle viste oculistiche, almeno una volta ogni due anni dopo aver superato i 40 anni e almeno una volta all’anno dopo i 60.

Quali sono i sintomi dell’emovitreo?
L’”infarcimento” di sangue di questa gelatina che riempie l’occhio ha delle importanti conseguenze dal punto di vista visivo. Quando si verifica un emovitreo i disturbi associati dipendono dall’entità dell’emorragia: nei casi più lievi si ha una visione “fumosa”, con l’aumento della quantità di sangue si percepiscono corpi mobili, strisce nere, annebbiamento sempre più grave fino alla percezione incerta della luce.

Quanto è frequente l’emovitreo?
La frequenza dell’emovitreo è proporzionale a quella delle malattie ad esso associate, per cui le cause più frequenti sono rappresentate dalla retinopatia diabetica in stadio avanzato, le rotture retiniche, i traumi, il distacco posteriore del vitreo e la degenerazione maculare senile.

2 Marzo 2022
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