Miopia: l’epidemia visiva del secolo

Un difetto della vista sempre più diffuso a livello mondiale che presenta differenti livelli di gravità. Ne parla il dott. Domenico Schiano Lomoriello, Responsabile Unità Operativa “Segmento anteriore con annessi oculari” della Fondazione G.B. Bietti

Continue reading

Fondazione Bietti: le attività ambulatoriali di Agosto

La prevenzione non va in vacanza: ecco le prestazioni garantite nel periodo estivo dall’IRCCS

Durante il mese di Agosto, proseguono le attività della Fondazione Bietti presso la sede del Presidio Ospedaliero Britannico di Roma, con qualche variazione di orario.

Dall’8 al 12 agosto e dal 22 al 26 agosto, l’ambulatorio sarà aperto la mattina dalle ore 8.00 alle ore 14.00, dal lunedì al venerdì; anche il servizio di prenotazioni telefoniche sarà attivo solo durante la mattina.
Sabato 13 e sabato 27 agosto, l’ambulatorio resterà chiuso.

Le attività ambulatoriali della Fondazione Bietti saranno sospese soltanto dal 16 al 20 di agosto.

A partire da lunedì 29 agosto le prestazioni riprenderanno regolarmente, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, incluso il sabato mattina.

 

Successo per gli screening gratuiti della Fondazione Bietti, in occasione di Race for the Cure

Conclusa con grande affluenza la tre giorni di prevenzione al Villaggio della Salute di Roma

Oltre 250 screening visivi di primo livello sono stati offerti questo fine settimana dal personale sanitario dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti presso lo stand allestito al Circo Massimo di Roma – in collaborazione con la Fondazione Salmoiraghi & Viganò – all’interno del Villaggio della Salute durante l’iniziativa Race for the Cure.

62 delle persone sottoposte a questi controlli sono state, poi, indirizzate verso l’Ospedale Britannico per un checkup oftalmico più approfondito.

Famiglie, giovani e soprattutto donne hanno accolto l’invito a sottoporsi a un controllovisivo di primo livello per misurare la qualità della vista e la pressione intraoculare. Un importante segnale sull’attenzione al tema della prevenzione visiva.

Le malattie della vista sono subdole perché negli stadi iniziali sono spesso asintomatiche, ma i danni ai tessuti e al nervo dell’occhio che ne conseguono sono spesso irreparabili. La migliore arma di prevenzione rimane quella farsi visitare da medici oculisti con regolarità, in particolare dopo i 40 anni, proprio per intercettare da subito le malattie che minacciano la vista, come glaucoma, degenerazione maculare legata all’età e retinopatia diabetica. È bene sapere che la maggior parte delle patologie oftalmiche può essere trattata se diagnosticata per tempo.

A questo proposito ricordiamo che presso l’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata a Roma (in via Santo Stefano Rotondo n. 6) è attivo l’ambulatorio della Fondazione Bietti, dal lunedì al sabato dalle ore 8.00 alle ore 20.00. 

Le modalità di prenotazioni sono le seguenti:

– prime visite : chiamare il CUP Regionale al numero di telefono 06.9939 muniti di impegnativa per prima visita oftalmica;

– visite di controllo: chiamare il numero di telefono 06.77052963 il martedì ed il giovedì dalle ore 14.00 alle ore 18.00, muniti di impegnativa per controllo oftalmico;

Per avere ulteriori informazioni, si prega chiamare il numero mobile: +39 350 0326040 dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 14.00.

Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani: la Fondazione Bietti al Villaggio della Salute di Roma

Campagna di sensibilizzazione dell’ IRCCS G.B. Bietti, in occasione di Race for the Cure

Oggi si celebra la Giornata Mondiale per l’Igiene delle Mani e la Fondazione Bietti sensibilizza le persone su questo tema presso lo stand allestito al Villaggio della Salute – assieme alla Fondazione Salmoiraghi & Vigano – in occasione di Race for the cure al Circo Massimo di Roma.

Le mani sono uno strumento prezioso che però può diventare pericoloso trasportando virus e altri patogeni: ed è per questo che l’IRCCS Fondazione “G.B. Bietti” racconterà l’importanza di questa azione, dal 5 al 7 maggio presso lo stand allestito nel Villaggio della Salute.

Lavarsi le mani è molto importante soprattutto per i pazienti con patologie oftalmiche perché è proprio attraverso una scorretta igienizzazione che, nella maggior parte dei casi, avviene la trasmissione di microrganismi e lo sviluppo di infezioni.

Ecco alcune semplici raccomandazioni da seguire a domicilio per evitare questo pericolo:

  • Eseguire sempre una scrupolosa igiene delle proprie mani prima di effettuare la pulizia perioculare;
  • Utilizzare sempre sistemi sterili e monouso per la pulizia e la medicazione;
  • Manipolare i flaconi dei colliri solamente dopo una scrupolosa igiene delle mani (e fare attenzione che il contagocce non tocchi il bulbo).

Per lavare le mani correttamente, frizionale con acqua e sapone per almeno 40 secondi.

La Fondazione Bietti in corsa per la prevenzione

L’IRCCS presente al Villaggio della Salute al Circo Massimo di Roma, in occasione di “Race for the cure” assieme a Salmoiraghi & Viganò

Da sempre in prima linea nel campo della prevenzione, la Fondazione G.B. Bietti porterà il suo contributo al Villaggio della Salute mediante uno stand allestito insieme alla Fondazione Salmoiraghi & Viganò, al Circo Massimo di Roma. 

Il personale sanitario dell’IRCCS offrirà screening visivi di primo livello per misurare la qualità della vista e la pressione intraoculare, dal 5 al 7 maggio prossimi. 
L’iniziativa è all’interno di Race for the Cure, la più grande manifestazione sportiva in Europa dedicata alla salute della donna e alla lotta ai tumori del seno, organizzata dall’Associazione non profit Komen. 

 “Ove si riscontrassero dei valori fuori dalla norma, le persone visitate saranno indirizzate agli ambulatori della Fondazione Bietti presso l’Ospedale Britannico per una visita oftalmologica” spiega il dott. Domenico Schiano Lomoriello, responsabile dell’Unità di Ricerca Segmento Anteriore dell’IRCCS.
“Il significato di questa iniziativa è duplice: ha un beneficio pratico per le persone che vorranno sottoporsi ai controlli di screening; ma ha, anche, la funzione di sensibilizzare sul valore e sull’importanza del controllo periodico, in particolare in oftalmologia. 
Moltissime delle condizioni che affliggono o minacciano la vista possono essere trattate o arginate se diagnosticate precocemente, mentre i danni che causano diventano irreversibili se trascurate. Sottoporsi regolarmente a viste dal medico oculista, sia in età scolare che dopo i 40 anni, è la migliore forma di prevenzione per la salute visiva.” conclude l’esperto. 

Il Villaggio della Salute è attivo da giovedì 5 a sabato 7 maggio prossimi, dalle ore 10.00 alle ore 20.00, presso il Circo Massimo di Roma e l’accesso è gratuito

Patologie palpebrali e lacrimazione negli anziani: sintomi, cause e prevenzione

Con l’età aumenta il rischio di alterazioni a carico delle vie lacrimali. Possono avere tante cause ma non sono inevitabili e possono essere curate e prevenute dice il dott. Antonluca Boninfante, responsabile dell’Ambulatorio di Oftalmoplastica presso l’IRCCS Fondazione Bietti

Una eccessiva lacrimazione (epifora) può essere causata da un aumento della lacrimazione riflessa, come per l’uso cronico di colliri per il glaucoma, stimoli irritativi come le congiuntiviti allergiche, blefariti oppure da un insufficiente drenaggio delle vie lacrimali per cause ostruttive. La funzione delle palpebre è quella proteggere ed idratare l’occhio sia distribuendo correttamente il film lacrimale sia schermandolo fisicamente dai traumi. “

È importante notare – spiega il dott. Antonluca Boninfante – che la stessa motilità palpebrale che distribuisce le lacrime è anche responsabile della loro corretta veicolazione verso le normali vie di deflusso”. Palpebre e vie lacrimali sono, perciò, strettamente interconnesse e sono il settore di interesse dell’Ambulatorio di Oftalmoplastica presso la Fondazione IRCCS G.B. Bietti, del quale il dott. Boninfante è responsabile. “Le malattie che colpiscono le palpebre e i dotti lacrimali sono spesso (ma non necessariamente) legate all’età o correlate a molte patologie multifattoriali, come quelle reumatiche, endocrinologiche o oncologiche; o secondarie a traumi. Sono più frequenti nei soggetti anziani solitamente a causa della perdita di elasticità cutanea e dei tessuti connettivi. Associati alla lacrimazione (vedi qui articolo dedicato) spesso i pazienti affetti da problematiche palpebrali riferiscono altri sintomi come rossore e prurito. “Il legame con l’età non deve indurre a trascurare questi problemi – sottolinea Boninfante. – I disturbi delle palpebre e alla lacrimazione possono avere tante cause, ma non sono né inevitabili né intrattabili. Per questo è importante sottoporsi periodicamente a visita oculistica riferendo i sintomi in modo che lo specialista potrà valutare la causa tra le tante possibili e suggerire il trattamento più idoneo”.
Durante la visita, in particolare, verrà valutato il corretto posizionamento palpebrale; la presenza di blefariti e di fattori irritativi esterni, se necessario si effettueranno test per valutare quantitativamente la produzione basale di lacrime (test di Schirmer) e qualitativamente il film lacrimale (BUT) per il trattamento più idoneo.

Malattie rare e genetiche della vista: come le affronta l’ambulatorio dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti e come accedervi

Sintomi, diagnosi e trattamento delle distrofie retiniche ereditarie nell’intervista alla dott.ssa Lucia Ziccardi

 “La prima visita presso l’Ambulatorio di Neuroftalmologia e Malattie Genetiche e Rare dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti – spiega la dott.ssa Lucia Ziccardi, uno dei due clinici dell’Ambulatorio assieme alla dott.ssa Maria Cristina Parravano – è dedicata ad un esame strumentale e morfologico approfondito attraverso, in particolare, diverse tecniche di imaging retinico. Effettuiamo: misurazione del campo visivo, elettroretinogramma, valutazione della motilità oculare, OCT e OCT angiografia, autofluorescenza e retinografia. Lo scopo della visita – prosegue la dottoressa –  è quello di individuare il fenotipo della patologia, ovvero le sue caratteristiche, in modo da ridurre l’ambito di ricerca per il secondo livello della diagnosi: l’indagine genetica che permetterà di capire quali geni siano coinvolti. Trovare i geni significa individuare la patologia esatta con la quale abbiamo a che fare”. 

Quali sono i sintomi che fanno sospettare la presenza di una malattia rara della vista? 
“In primo luogo, ci sono i sintomi che il paziente stesso avverte: fotofobia, nistagmo, visione crepuscolare alterata, difficoltà nel distinguere i colori, presenza di scotomi e di aree di riduzione del campo visivo. Gli oculisti possono rilevare anche alcuni segni caratteristici nell’esame del fondo dell’occhio. 

Ci sono, inoltre, altri segnali: la ricorrenza di una malattia genetica all’interno della famiglia e la sindromicità, ovvero la presenza simultanea di altre patologie come sordità, obesità, cardiopatie, alterazioni metaboliche e muscolo-scheletriche.”  

Quando si manifestano le malattie rare della vista? 
“Nella maggior parte dei casi si manifestano nella seconda decade di vita. Sono, pertanto, un problema principalmente pediatrico e dell’età dello sviluppo.”   

 Che tipo di malattie rare e genetiche trattate presso la Fondazione Bietti? 
“Esistono due grandi categorie: le distrofie retiniche, caratterizzate da alterazioni funzionali – e le malformazioni, che comportano delle alterazioni anatomiche e congenite della struttura dell’occhio. Le malformazioni sono pertinenza dell’Ambulatorio Pediatrico. Presso l’Ambulatorio di Neuroftalmologia ci occupiamo delle distrofie retiniche. In questo tipo di patologie la persona è deficitaria di uno o più geni che codificano per un elemento biochimico – per esempio una proteina – essenziale per la vista. Alcune proteine sono, infatti, elementi cardine del fototrasduzione, ovvero del processo che porta il segnale della luce attraverso l’occhio fino al cervello. Altre hanno impatto sulla solidità strutturale della retina o sull’eliminazione di metaboliti tossici. Mancando una o l’altra di queste proteine, la visione è compromessa.”  

C’è una cura per le distrofie retiniche? 
“Si possono curare le complicanze delle distrofie, come la cataratta, l’edema oculare o la vascolarizzazione anomala. Ma, essendo malattie originate dall’assenza o dalla non funzionalità dei geni, non possono essere curate. Al momento, esistono interventi di supporto terapeutico e di riabilitazione visiva. Il supporto mira a rallentare l’evoluzione delle distrofie retiniche attraverso la protezione dalla luce solare – che è stato dimostrato le accelera particolarmente – e dal fumo. Inoltre, si somministrano grandi quantità di antiossidanti.”  

Quale è l’esito di queste malattie? 
“L’evoluzione è generalmente lenta ed è caratterizzata da una progressiva riduzione delle capacità e del campo visivi causati dalla compromissione delle cellule retiniche, sia i coni che i bastoncelli.”   

Quanti anni passano dall’insorgenza dei sintomi alla loro forma ‘definitiva’? 
“L’esito, per tutte le distrofie retiniche, è una grave ipovisione, soggiunta la quale rimangono, però, aperti percorsi integrati di riabilitazione visiva. Il nostro centro di riferimento è Il Polo Nazionale Ipovisione di Roma presso il quale i pazienti possono stimolare il residuo visivo e imparare ad usare gli ausili ottici e informatici per riconquistare spazi di autonomia e libertà.” L’accesso all’Ambulatorio di Neuroftalmologia e Malattie Genetiche e Rare dell’IRCCS Fondazione G.B. Bietti è a cadenza settimanale. I pazienti, o i medici che hanno questi in cura, posso prenotare scrivendo a federica.petrocchi@fondazionebietti.it, oppure telefonando il mercoledì dalla 15:00 alle 17:00 al numero 06 77052962.

Occhio secco ed allergie di stagione: come fare?

Perché si potenziano a vicenda e in che modo trattare o prevenire i sintomi nelle parole del dott. Domenico Schiano Lomoriello, responsabile dell’Unità di ricerca Segmento anteriore con annessi oculari della Fondazione IRCCS G.B. Bietti

L’allergia stagionale aggrava i sintomi dell’occhio secco. Non è un binomio che si presenta spesso, perché l’allergia tende ad interessare le fasce più giovani, mentre l’occhio secco si manifesta usualmente nelle generazioni più anziane.

Tuttavia, quando questi due fenomeni si presentano assieme possono creare molti fastidi alla persona. Capiamo perché.

È ormai riconosciuto dalla letteratura medica che, per trattare i sintomi dell’occhio secco, è opportuno spezzare il circolo vizioso infiammatorio che lo caratterizza e che, se lasciato a se stesso, continua ad autoalimentarsi.

Il punto dal quale partire è il ruolo delle lacrime che rappresentano la principale difesa dell’occhio da agenti esterni assieme a palpebre e ciglia.

Le lacrime sono, infatti, sia una protezione meccanica – uno strato di liquido – sia una protezione chimica ed immunitaria, grazie all’attività enzimatica che protegge l’occhio dai patogeni.

Nell’occhio secco, la riduzione in qualità e quantità delle lacrime espone la superficie oculare a maggiori insulti dall’esterno. Ne consegue uno stato di infiammazione che, a sua volta, ostacola la produzione lacrimale peggiorando la secchezza oculare e perpetuando il ciclo.

Per questo motivo, la terapia per l’occhio secco, oltre all’integrazione con sostituti lacrimali e ad una corretta igiene palpebrale, tende – oggigiorno – ad includere dei blandi cortisonici per ridurre lo stato di infiammazione.

L’allergia di stagione comporta, a sua volta, un processo infiammatorio quando gli allergeni entrano in contatto con le mucose esposte. Si capisce, allora, perché le persone che sono soggette sia alla sindrome da occhio secco che ad allergie soffrano particolarmente: i due fenomeni infiammatori si alimentano a vicenda.

Per trattare i sintomi si fa ricorso alle terapie prescritte dal Medico Oculsita per l’occhio secco e a quelle, eventualmente, aggiunte per far fronte all’allergia. Per prevenirli la mascherina può rappresentare un valido aiuto. Sebbene, infatti, la mascherina peggiori la secchezza oculare, nel caso di concomitanti allergie protegge naso e bocca dal contatto con gli allergeni, riducendo in maniera significativa l’infiammazione locale.

Sanità Lazio: accreditata la Fondazione Irccs G.B. Bietti

Concluso l’iter per il primo Istituto monospeciualistico in Italia. 945 pubblicazioni scientifiche, con 50 mila pazienti oculistici presi in carico.

Si è concluso l’iter di accreditamento presso la Regione Lazio della Irccs  Fondazione G.B. Bietti.

Lo ha annunciato in una nota lo stesso Assessore alla Sanità Alessio D’Amato sul suo profilo FB. “È stato accreditato l’IRCCS Fondazione Bietti, il primo istituto mono specialistico di ricerca e cura in Italia, rafforzando la filiera delle cure oculistiche nel servizio sanitario regionale. L’IRCCS Fondazione Bietti ha prodotto oltre 945 pubblicazioni scientifiche, con 50 mila pazienti presi in carico nella sua attività. Oggi è stato compiuto un passaggio in più, relativo alla conclusione del percorso di accreditamento. La struttura è dotata di un blocco operatorio, di un laboratorio generale e di diagnostica per immagini e, inoltre, di attività ambulatoriali con presidio di chirurgia ambulatoriale. È un riconoscimento importante per un istituto che svolge un’attività al servizio dei cittadini, così, la Regione Lazio si pone all’avanguardia nelle cure oculistiche”.