Giornata Mondiale dell’Ortottica: il ruolo centrale dell’Ortottista e Assistente di oftalmologia nella cura e nella ricerca

Il primo lunedì di giugno, da dieci anni, è dedicato a promuovere le attività degli ortottisti nel mondo

 “From Upsidedown to All Around: Orthoptists Changing Perspectives” è il tema della Giornata Mondiale dell’Ortottica 2025; un’ occasione per valorizzare una professione che unisce competenza clinica, attenzione al paziente e spirito di innovazione.

L’Ortottista assistente in oftalmologia, oggi più che mai, è una figura chiave non solo nella cura, ma anche nella ricerca, a beneficio della salute visiva di tutta la comunità. Anche quest’anno, l’IRCCS Fondazione G.B. Bietti celebra questa professione fondamentale per la salute visiva e sempre più protagonista anche nell’ambito della ricerca clinica: il grande lavoro degli Ortottisti assistenti in oftalmologia, presso la Fondazione Bietti, permette di portare avanti circa 40 studi clinici all’anno, offrendo ai pazienti l’accesso alle terapie più innovative e contribuendo all’avanzamento della ricerca oftalmologica.

Cos’è l’ortottica
L’ortottica è una branca specialistica dell’oftalmologia dedicata alla prevenzione, diagnosi e riabilitazione dei disturbi motori e sensoriali della visione. Il termine deriva dal greco orthos (“dritto”) e optiké (“visione”) e indica quell’insieme di tecniche volte a correggere e riabilitare le alterazioni della motilità oculare e della visione binoculare.

Chi è l’Ortottista e Assistente di oftalmologia
L’Ortottista e Assistente in Oftalmologia è l’operatore sanitario che, in possesso della laurea abilitante la professione, tratta i disturbi motori e sensoriali della visione ed effettua le tecniche di semeiologia strumentale-oftalmologica collaborando in equipe multidisciplinare. Le sue competenze spaziano dalla valutazione e riabilitazione dello strabismo e dell’ambliopia, alla prevenzione dei disturbi visivi in età prescolare e scolare, fino alla rieducazione del paziente ipovedente e all’esecuzione di esami strumentali specialistici. 

Un altro degli aspetti distintivi dell’Ortottista e Assistente di oftalmologia è la profonda conoscenza e abilità nell’utilizzo delle numerose e complesse strumentazioni diagnostiche oftalmologiche. L’Ortottista e Assistente di oftalmologia assiste l’oculista in ambito diagnostico, eseguendo esami clinico-strumentali fondamentali per una diagnosi accurata e per il monitoraggio delle patologie oculari.

Questa padronanza delle tecnologie diagnostiche permette all’Ortottista e Assistente di oftalmologia di fornire un’assistenza altamente qualificata sia nella fase di diagnosi che nel follow-up terapeutico, anche in sala operatoria dove può svolgere il ruolo di strumentista specializzato.

L’Ortottista e Assistente di oftalmologia nella ricerca: uno Study Coordinator d’eccellenza
La figura dell’Ortottista e Assistente di oftalmologia si distingue anche nel campo della ricerca clinica, assumendo spesso il ruolo di Study Coordinator. Questa posizione è cruciale per la buona riuscita degli studi clinici, che rappresentano il cuore pulsante dell’innovazione medica in campo Oftalmologico presso la Fondazione Bietti.

L’Ortottista e Assistente di oftalmologia presso la Fondazione Bietti è responsabile della gestione operativa degli studi clinici: coordina le attività quotidiane, garantisce il rispetto rigoroso dei protocolli, assicura la qualità e l’integrità dei dati raccolti, funge da collegamento tra sponsor, team clinico e tutte le figure coinvolte nel processo di ricerca ed è una figura di riferimento per il paziente. L’Ortottista assistente in oftalmologia, grazie alla sua formazione multidisciplinare e alla profonda conoscenza delle patologie oculari, è particolarmente adatto a ricoprire questo ruolo, contribuendo con competenze organizzative, tecniche e comunicative indispensabili per il successo degli studi e la sicurezza dei pazienti.

Settimana della Consapevolezza sulla Miopia

La Fondazione Bietti ricorda le buona abitudini e l’importanza della prevenzione per contrastare un difetto visivo sempre più in aumento, soprattutto tra i giovanissimi

In occasione della Settimana della Consapevolezza sulla Miopia – promossa dal Brien Holden Vision Institute (BHVI) – la Fondazione Bietti accende i riflettori su un difetto visivo in forte crescita, soprattutto tra bambini e adolescenza, un problema di salute pubblica crescente con implicazioni significative a livello individuale e sociale, dall’impatto sul lavoro, sino al bilancio familiare per la spesa relativa all’acquisto degli strumenti correttivi (occhiali da vista o lenti a contatto).

In Italia, oggi la miopia colpisce circa il 25% della popolazione (15 milioni di persone) e in Asia raggiunge l’80-90% ed è strettamente legata ai cambiamenti negli stili di vita contemporanei, in particolare alla diminuzione del tempo trascorso all’aria aperta e all’aumento delle ore dedicate ai dispositivi elettronici.

“I bambini di oggi trascorrono molto più tempo al chiuso e davanti a schermi rispetto alle generazioni precedenti, utilizzando la vista per la messa a fuoco ravvicinata in modo continuativo, senza concedere all’occhio il riposo necessario per lo sguardo a lungo raggio” fa presente il Dott. Domenico Schiano Lomoriello, Responsabile dell’UR Segmento Anteriore con Annessi Oculari e UOS Cornea, Cristallo e Oftalmoplastica dell’IRCCS G.B. Bietti di Roma.

Complice anche il periodo della Pandemia con le restrizioni del lockdown che hanno modificato gli stili di vita quotidiani, dallo studio al lavoro – più ore davanti ai dispositivi elettronici (“on line time”), meno tempo all’aria aperta (“outdoortime”) – la diffusione della miopia ha subito un’accelerata, tanto che si stima che entro il 2030 le persone miopi saranno raddoppiate.

Nonostante il quadro preoccupante, la Fondazione Bietti ricorda che è possibile contrastare questa “mio-epidemia” agendo sui fattori di rischio ambientali e sulla prevenzione sin da bambini:

1) più tempo all’aria aperta: incoraggiare i bambini a trascorrere quotidianamente del tempo all’aria aperta, incentivando lo sport e il gioco di relazione. La luce naturale e la possibilità di guardare lontano sono fondamentali per il corretto sviluppo visivo;

2) riposo visivo durante le attività al chiuso: durante lo studio o altre attività al chiuso, è essenziale insegnare ai bambini a guardare spesso fuori dalla finestra. Questo permette all’occhio di riposare dallo sforzo continuo della messa a fuoco ravvicinata;

3) meno tempo di fronte a schermi e dispositivi elettronici: l’introduzione di telefoni e tablet dovrebbe essere rimandata il più possibile. Questo non solo per la salute visiva, ma anche per prevenire fenomeni di dipendenza e periodi prolungati di sforzo visivo concentrato.

4) controlli periodici della vista: l’occhio miope è più allungato del normale e il difetto visivo si sviluppa nel corso della crescita del bambino, dai primi anni di scuola e durante l’età dello sviluppo. La Fondazione Bietti, attraverso la sua attività di sensibilizzazione, si impegna a diffondere la consapevolezza su queste pratiche preventive, fondamentali per proteggere la vista delle future generazioni e invertire la rotta di questa crescente problematica.

Giornata Mondiale dell’Igiene delleMani 2025

La Fondazione Bietti aderisce alla campagna promossa dall’OMS, con iniziative di sensibilizzazione e laboratori per i piccoli pazienti dell’ambulatorio pediatrico

L’IRCCS Bietti, anche per il 2025, aderisce alla Campagna “Salva vite: igienizza le mani” (SAVE LIVES: clean your hands) che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) promuove ogni anno il 5 maggio, con l’obiettivo di mantenere alta l’attenzione sull’importanza dell’igiene delle mani e rafforzare l’impegno delle persone a sostenere il miglioramento di questa procedura in tutto il mondo: è questo l’obiettivo principale della campagna.

L’igiene delle mani, infatti, è una procedura estremamente semplice, veloce e a basso costo, che ha però un’elevata importanza in ambito sanitario. Se eseguita nei momenti giusti e nel modo corretto può salvare milioni di vite ogni anno.

L’IRCCS Bietti è in prima linea nel promuovere la sensibilizzazione e l’informazione del personale sanitario dei pazienti e di tutti gli utenti della Fondazione al fine di diffondere la cultura dell’igiene delle mani, anche per proteggere la salute della nostra vista.

“Oltre al consueto stand con distribuzione di brochure e flaconcini di gel idroalcolico agli utenti della nostra struttura – spiega la dott.ssa Angela Mastromatteo, Direttore Sanitario della Fondazione Bietti – coinvolgeremo anche i bambini e i ragazzi che afferiscono all’ambulatorio oculistico pediatrico in attività di disegno “mani pulite e mani sporche” con spiegazioni di quando e come si lavano le mani, nella convinzione che le buone abitudini si imparino da piccoli” conclude la dottoressa.
Le attività didattiche sull’igiene delle mani rivolte ai bambini dell’ambulatorio pediatrico presso l’Ospedale Britannico di Roma, proseguiranno per tutti i lunedì di maggio.

UNA MISSIONE ETICA: UNIRE CURA, RICERCA, TECNOLOGICA E SOLIDARIETA’

Le video interviste del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la Vita e del Prof Stirpe, Presidente dell’IRCCS Bietti

La Fondazione Bietti ha ricevuto in visita, lo scorso gennaio, i rappresentanti delle Istituzioni e della Chiesa, a testimonianza di come la Fondazione stia portando avanti un fondamentale percorso di cura, assistenza e ricerca in campo oftalmologico sul territorio, ma anche di solidarietà e attenzione ai più bisognosi.

Sul canale linkedin della Fondazione, le video interviste del Presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Antonello Aurigemma, di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente Pontificia Accademia per la Vita e del Prof Stirpe, Presidente dell’IRCCS Bietti, disponibili a questo link

La mio-epidemia

Il cambiamento degli stili di vita incide pesantemente sulla diffusione della miopia, soprattutto tra i più giovani. È possibile prevenirla e come curarla? 

Troppo poco tempo trascorso all’aria aperta, troppe ore davanti ai dispositivi elettronici, oltre ad una predisposizione genetica: queste sono le principali cause della miopia, che determina una vista sfocata da lontano.

Negli ultimi anni le persone che soffrono di miopia stanno aumentando esponenzialmente in tutto il mondo- Italia compresa – soprattutto bambini e adolescenti, tanto è che si arriva a parlare della cosiddetta “mio-epidemia”  .

La miopia è diventata frequentissima nel mondo ed in Italia oramai ne è affetta indicativamente il 25% della popolazione (circa 15 milioni di persone). In generale in Occidente la una prevalenza indicativa è del 30% circa. In Asia, invece, alcuni dati danno una prevalenza fino all’80-90%.

Ne parla il dott. Domenico Schiano Lomoriello, Responsabile UR Segmento anteriore con annessi oculari, Responsabile UOS Cornea, cristallo e oftalmoplastica dell’IRCCS G.B. Bietti di Roma per “Osservatorio Vista”, progetto a cura della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia al quale l’IRCCS Bietti partecipa.

Meno tempo all’aria aperta
“Soprattutto nell’età infantile si assiste a un diverso modo di impiegare la vista nella quotidianità: prima i bambini erano abituati a stare all’aria aperta, all’esposizione della luce naturale e a impiegare la vista a lungo raggio. Oggi, nella giornata tipo di un bambino e un ragazzo, le ore passate al chiuso e di fronte a dispositivi elettronici sono sempre di più”.

Si può arrestare la crescente epidemia di miopia tra le nuove generazioni?
“É possibile ridurre i fattori di rischio ambientali tra le nuove generazioni, promuovendo un cambio di stile di vita. É opportuno far trascorrere quotidianamente al bambino  del tempo all’ aria aperta, incentivando lo sport ed il gioco di relazione. Anche quando si studia e si sta in casa, è bene insegnare a guardare  spesso fuori dalla finestra, per riposare l’occhio dallo sforzo continuo della messa a fuoco degli oggetti da vicini. L’incontro con gli schermi di telefoni e tablet dovrebbe essere rimandato il più possibile, a prescindere dalla salute visiva, essendo questi strumenti capaci di indurre fenomeni di dipendenza ed abituando il giovane persona a lunghi periodi di sforzo visivo concentrato”. 

I gradi di miopia
“Possiamo suddividere la miopia in tre diversi livelli – specifica Schiano – la miopia lieve: fino alle quattro diottrie; la miopia intermedia: tra le quattro e le otto diottrie; la miopia elevata: sopra le otto diottrie. Quest’ultima presenta le caratteristiche di una vera e propria patologia oculare, essendo associata all’ insorgenza di numerose alterazioni soprattutto a livello della  retina”.

L’importanza dei controlli periodici della vista
“L’occhio miope è più allungato del normale e il difetto visivo si sviluppa nel corso della crescita del bambino, dai primi anni di scuola e durante l’età dello sviluppo. Grazie ai controlli in età precoce riusciamo a correggere non solo la miopia ma tante condizioni che interessano la vista, come l’astigmatismo, l’ipermetropia e l’ambliopia. Una diagnosi precoce è importantissima per permettere un corretto sviluppo del sistema visivo”.

Come trattare la miopia
“La miopia viene tratta innanzitutto con gli occhiali: già da bambino, il soggetto miope deve indossare questo ausilio per un corretto sviluppo della vista. In età più adulta si può passare dall’occhiale alle lenti a contatto, da non “demonizzare”, ma da gestire con attenzione. La lente a contatto è pur sempre un corpo estraneo nell’occhio che richiede specifiche regole ed un attenta igiene. Infatti un utilizzo scorretto delle lenti a contatto può causare l’insorgenza di infezioni oculari o corneali o di un’intolleranza alla lente stessa”.  

Il ricorso alla chirurgia o alle lenti ICL
“Ulteriore possibilità è l’intervento di chirurgia refrattiva che consiste nell’eseguire una correzione mediante un laser ad eccimeri o a femtosecondi, interventi considerati a basso rischio. Da valutare, sempre assieme al medico oculista, anche la possibilità alternativa di un impianto di  di lenti intraoculari fachiche ICL”.    

Giornata Mondiale della Salute: al via il nuovo progetto “Osservatorio Vista”

Si intensifica la collaborazione dell’IRCCS Bietti con la Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia per la prevenzione e la salute visiva

In occasione della Giornata Mondiale della Salute, la Fondazione Bietti ha partecipato al meeting della Fondazione OneSight EssilorLuxottica Italia, presso la Camera di Commercio di Roma, durante il quale è stato presentato “Osservatorio della Vista”, iniziativa della Fondazione OneSight, in collaborazione con il Centro Studi Censis e la Fondazione Bietti, che si pone l’obiettivo di fornire una fotografia trimestrale sulla salute visiva italiana e dare indicazioni per la sua prevenzione.
Il primo numero dell’Osservatorio Vista è dedicato alla miopia, tema particolarmente rilevante alla luce dei dati emersi dallo studio. Questi i principali:

  • Un italiano su quattro è miope (15 milioni di persone)
  • Entro il 2050, il 50% della popolazione sarà miope
  • Le condizioni economiche incidono fortemente sulla cura della vista con il 45,8% dei miopi che rinuncia alla sostituzione degli occhiali e il 37,4% alle visite oculistiche.

L’Osservatorio Vista, inoltre, evidenzia come sia fondamentale effettuare visite oculistiche sin dalla nascita per individuare precocemente eventuali patologie. “Negli ultimi anni – ha affermato il dottor Domenico Schiano Lomoriello Responsabile UR Segmento anteriore con annessi oculari, Responsabile UOS Cornea, cristallo e oftalmoplastica della Fondazione Bietti – le persone che soffrono di miopia stanno aumentando esponenzialmente in tutto il mondo, Italia compresa. Questo aumento si osserva soprattutto tra bambini e adolescenti, tanto che si arriva a parlare della cosiddetta ‘mio-epidemia’. Tra le cause sembra possa avere un ruolo il cambio delle abitudini di vita. Infatti, nell’età infantile si assiste a un diverso modo di impiegare la vista nella quotidianità: prima i bambini erano abituati a stare all’aria aperta, all’esposizione della luce naturale e a impiegare la vista a lungo raggio. Oggi, nella giornata tipo di un bambino e un ragazzo, le ore passate al chiuso e di fronte a dispositivi elettronici sono sempre di più”.

“La fragilità oculistica, la coesistenza di difficoltà economiche e di problemi alla salute della vista – ha evidenziato Giorgio De Rita, Segretario Generale del Censis – è una forma di disagio sociale che ha impatto sulla qualità della vita quotidiana di un numero rilevante, e in aumento, delle persone che vivono in Italia. Riconoscere e misurare il valore sociale di una buona salute della vista è l’obiettivo del lavoro di ricerca che da oltre un anno impegna la Fondazione OneSight e il Censis e che oggi, con la nascita dell’Osservatorio Vista, raggiunge un ulteriore importante traguardo.

PROTEOMICA E BIOINGENERIA: I PROGETTI DI RICERCA DELLA FONDAZIONE BIETTI A FLORETINA 2024

Il Congresso internazionale, che riunisce gli specialisti della retina, ha visto la presenza tra i relatori del dott. Rossi, direttore Direttore della Unità Operativa Struttura Complessa di Oftalmologia della Fondazione Bietti

L’IRCCS Bietti ha partecipato al 12esimo Congresso Internazionale FLORetina ICOOR – a Firenze sino dal 5 all’8 dicembre scorsi- che ha riunito i massimi esperti internazionali di patologie retiniche, provenienti da 64 Paesi al mondo .

Oltre 5000 specialisti hanno assistito alla presentazione di casi di studio, ricerche, chirurgie che riguardano le patologie della retina, attraverso un ampio programma di panel tematici.

5 relazioni in 3 sessioni diverse del Congresso, sono state tenute dal dott. Tommaso Rossi, direttore Direttore della Unità Operativa Struttura Complessa di Oftalmologia della Fondazione Bietti.

“A Floretina ho presentato i progetti di ricerca che porta avanti il nostro IRCCS, come la proteomica del distacco della retina e i risultati del neo laboratorio di bioingegneria della Fondazione” fa presente il dott. Rossi.

  • “Collagen Fragments through Vitreous cutters: a study “
  • “400kHz OCT/OCTA retinal displacement: a new diagnostic opportunity”
  • “Collagen Fragments through Vitreous cutters: a study”

Sono i principali temi affrontati dal dott. Rossi a FLORetina ICOOR.

PREMIO AIMO 2024 CONFERITO AL PROF. MARIO STIRPE

Il Presidente dell’IRCCS Bietti premiato in occasione del 15° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Medici Oculisti

Un riconoscimento per gli “indiscussi meriti nel campo della chirurgia vitreoretinica e dei trapianti di cornea in Italia” recita così la targa Premio AIMO 2024 conferito al Prof. Mario Stirpe, Presidente dell’IRCCS G.B. Bietti.

La cerimonia di premiazione si è tenuta in occasione della 15esima edizione del Congresso Nazionale AIMO presso l’Auditorium Capitalis del Palazzo dei Congressi dell’Eur

“Sono molto contento per l’assegnazione di questo riconoscimento- ha commentato il professor Stirpe- anche perché arriva nel momento in cui si riuniscono due società, AIMO e S.I.S.O., e nella mia filosofia l’accordo è fondamentale. Ci sono stati momenti di discordia in passato, ma oggi sono stati superati e questo è un buon esempio soprattutto per i giovani. È molto importante ascoltarli e guidarli. Io ho ‘educato’ tanti giovani professionisti nella vita e non ho mai ricevuto una delusione. Anzi, sono grato a loro”.