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La chimica dello stress: quando l’occhio può aiutare

La chimica dello stress: quando l’occhio può aiutare

Si può misurare lo stress e come? Uno studio multidisciplinare e multicentrico coordinato dal Laboratorio della Fondazione Bietti ha provato l’efficacia della Risposta Rilassante (Relaxation Response di H. Benson) e indagato il ruolo dei mediatori neurotrofici come il Nerve Growth Factor (NGF) e il Brain Derived Neurotrophic Factor (BDNF)  

Lo stress è un “fenomeno” complicato da studiare ma alcune cose sono state comprovate, in particolare il rapporto tra lo stress e alcuni ormoni e mediatori chimici che sono sia un sintomo che una causa di ulteriori patologie e danni al nostro organismo. “Lo stress fa male al corpo e non solo alla mente – spiega Alessandra Micera responsabile dei Laboratori di Ricerca della Fondazione Bietti – Esiste una correlazione diretta tra stress, specifiche molecole e alcune condizioni di malessere e/o patologie”. 

Una relazione che è stata più volte osservata e da noi recentemente pubblicata su una nota rivista di settore (Front Psychiatry, giugno 2021, “Relaxation Response in Stressed Volunteers: Psychometric Tests and Neurotrophin Changes in Biological Fluids”). 

La ricerca è stata uno studio multidisciplinare e multicentrico coordinato dal Laboratorio della Fondazione Bietti che ha coinvolto il dipartimento di Psicologia dell’Università Salesiana di Roma, il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma, l’Ospedale Israelitico, il Campus Biomedico e l’Istituto Superiore di Sanità. 

Lo scopo era verificare l’efficacia di una tecnica psicologica – la Risposta Rilassante / Relaxation Response Training – nel ridurre i livelli di stress sia alla valutazione psicometria, ovvero attraverso la somministrazione di test psicologici, sia mediante analisi chimiche effettuate su sangue, saliva e lacrime. 

Partiamo dall’inizio. Quali sono le molecole dello stress? 

In primis l’omone cortisolo che, in condizione di stress, non rispetta più il ritmo circadiano (alto al mattino e basso la sera) ma rimane a livelli elevati nelle 24h. Tale ormone, se presente in elevate quantità, è correlato all’insorgenza di diverse condizioni patologiche, dalla sindrome metabolica all’occhio secco.  

Ma ci sono anche altre molecole che abbiamo osservato: mediatori neurotrofici come il NGF e BDNF. 

Queste ultime due molecole sono presenti nel circolo sanguigno delle persone e variano in persone affette da stress come hanno dimostrato molti studi sia sull’uomo che nei modelli animali. La loro funzione non è ancora stata compresa fino in fondo, ma hanno sicuramente un ruolo importante. 

Quale è stato il percorso della ricerca? 

Lo studio ha confrontato i dati di un gruppo di 23 persone tra i 20 e i 55 anni – che avevano partecipato assieme alla stessa classe di un master – con quelli di diversi gruppi di controllo. I partecipanti allo studio sono stati sottoposti a screening sia psicologico che di laboratorio, con il prelievo, in particolare, di campioni di saliva e di lacrime. Tutti i partecipanti avevano parametri psicometrici e biochimici che riportavano alti livelli di stress. Le rilevazioni sono state fatte prima e dopo l’aver partecipato alle sedute di Risposta Rilassante  (Relaxation Response Training), una tecnica sperimentata per ridurre i livelli di tensione.  

Quale è stato l’esito della ricerca?

È stata dimostrata l’efficacia della tecnica nel ridurre i livelli di stress, sia mentale che nei parametri biologici. Abbiamo inoltre riscontrato che esiste una correlazione tra i parametri psicologici dei questionari e le analisi biochimiche, ovvero che al variare dei parametri legati allo stress variavano le concentrazioni delle molecole associate. L’idea di fondo è che esista una tendenza dell’organismo a tornare all’equilibrio e che alcune molecole, come il NGF e il BDNF, se presenti a diverse concentrazioni per un determinato periodo e in diversi tessuti, possano essere un segnale importante per valutare e/o modulare i livelli di stress, a seconda della quantità e dell’organo nel quale vengono misurati. Una strada di ricerca ancora lunga sulla quale abbiamo compiuto un altro passo avanti. 

 

Bibliografia  
Relaxation Response in Stressed Volunteers: Psychometric Tests and Neurotrophin Changes in Biological Fluids.(link is external) 

Zappella M, Biamonte F, Balzamino BO, Manieri R, Cortes M, Santucci D, Di Stasio E, Rizzuto M, Micera A. Front Psychiatry. 2021 Jun 17;12:655453. doi: 10.3389/fpsyt.2021.655453. eCollection 2021.PMID: 34220571 Free PMC article. 

2 Marzo 2022
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