LA FONDAZIONE BIETTI, UN VALORE AGGIUNTO PER LA SANITÀ NEL LAZIO
In occasione delle celebrazioni dei 40 anni della Fondazione Bietti dello scorso marzo, l’Assessore della Regione Lazio, Luisa Regimenti, è intervenuta facendo il punto sull’importanza della ricerca e di centri di eccellenza come quello dell’IRCCS Bietti per garantire cure di alta qualità a tutti i cittadini. Ecco un estratto del suo intervento
“Siamo qui oggi per celebrare una storia di successo avviata da medici e ricercatori che hanno creduto fortemente nel loro lavoro e hanno messo a frutto gli insegnamenti del professor Giovan Battista Bietti; una storia di studio, di sacrifici, di amore per la scienza, che trova una felice realizzazione nell’Istituto che oggi la Fondazione Bietti è diventata.
Il percorso della Fondazione Bietti ci ricorda l‘importanza di investire nella ricerca medica e quanto sia cruciale porre la ricerca al servizio dei pazienti e della collettività.
Investire in ricerca, favorirne l’eccellenza, è una scelta politica che tutela e valorizza le istituzioni democratiche, permette una migliore qualità della vita e assicura una più consapevole libertà di scelta.
Fare rete è cruciale per raggiungere i risultati in tempi rapidi e per ottimizzare le risorse che non sono infinite. In questo contesto ecco l’importanza delle eccellenze, dove sviluppa la ricerca medica. Come nel caso della Fondazione Bietti, un unicum in Italia perché è l’unico soggetto sul nostro territorio che ha ricevuto la qualifica di istituto di ricovero e cura a carattere scientifico per la disciplina dell’oftalmologia.
Averlo a Roma è un privilegio, un valore aggiunto per la sanità regionale; desidero esprimere innanzitutto gratitudine a tutti i professionisti sanitari che operano nella Fondazione Bietti e che ogni giorno assistono decine di pazienti affetti da patologie oculari.
La Regione Lazio è e sarà al fianco della Fondazione che da più di un anno è accreditata presso il sistema sanitario regionale, la presenza di questo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico all’interno del sistema sanitario regionale è garanzia di cure di alta qualità per il cittadino e anche un aiuto prezioso per l’abbattimento delle liste d’attesa.
La Fondazione rappresenta inoltre una positiva esperienza di collaborazione e integrazione pubblico – privato, non solo perché si trova fisicamente all’interno del perimetro dell’azienda ospedaliera San Giovanni Addolorata, ma perché ha investito nel corso di questi anni una ingente quantità di risorse economiche per lo sviluppo e il mantenimento delle attività a favore del sistema sanitario regionale.
Grazie anche al lavoro della Fondazione Bietti e all’impegno dei suoi vertici, il Lazio è in prima linea nella cura delle patologie oculari, un ambito dove è essenziale essere al passo con le innovazioni, anche strumentali che possono fare proprio la differenza nel buon esito dei trattamenti. Oggi la ricerca corre veloce anche in ambito oculistico, per patologie si sono aperte nuove prospettive di cura per riacquistare la vista, arrivano nuove speranze, così come dalle terapie geniche che fino a qualche tempo fa sembravano impossibili da praticare. Credere nel lavoro di un centro come la Fondazione Bietti significa credere nel futuro:credere nel valore della ricerca medica non è soltanto uno slogan, ma è un’attitudine concreta.
Leggo un’analogia nei termini “ricerca” e “rinascita”: chi riacquista la vista dopo un periodo di cecità spesso parla di rinascita. Così i progressi della ricerca medica svelano nuove possibilità di cura che possono aiutare i pazienti a vivere una rinascita fisica e mentale. L’auspicio che rivolgo alla Fondazione Bietti e a, tutti gli eccellenti professionisti che vi lavoro è quello di continuare anche per i prossimi quarant’anni, ed oltre, a lavorare per spostare in avanti le frontiere della nostra conoscenza nell’ambito dello studio delle patologie oculari e a garantire che queste nuove scoperte siano fruibili dal maggior numero di persone.